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Esame bioimpedenziometrico e valutazione della massa corporea

Esame bioimpedenziometrico e valutazione della massa corporea

Un esame bioimpedenziometrico è un test particolarmente efficace per valutare la qualità della massa corporea di un individuo, dato utile in caso di una dieta e /o per migliorare le proprie performance sportive. Vediamo nel dettaglio cosa misura e come.

Bioimpedenziometria, definizione e principi di base

La bioimpedenziometria o esame bioimpedenziometrico è una metodica utile a determinare la composizione corporea di un individuo con riferimento alla massa grassa, magra ed acqua. Il principio su cui si basa è quello della resistenza (o impedenza da cui il nome) che può avere il corpo umano al passaggio di corrente elettrica. Si usa in diversi campi, anche per tecniche di imaging, ma solitamente è impiegata da professionisti della nutrizione e/o personal trainer al fine di comprendere determinati parametri e stabilire la dieta corretta ed il giusto allenamento per il raggiungimento degli obiettivi.

Esame bioimpedenziometrico, a cosa serve di preciso

La bilancia afferma che i chili sono troppi? L’Indice di Massa Corporea suggerisce un sovrappeso? Sono piccoli campanelli d’allarme che vanno analizzati, approfonditi ed affrontati. I chili in più però non rappresentano un valore assoluto e definitivo atto ad indurre una dieta. Una persona che fa sport ad esempio con addominali e muscoli scolpiti può pesare -a parità di altezza- come un individuo sedentario con una circonferenza addominale particolarmente abbondante. Il primo non dovrà probabilmente dimagrire, il secondo sì, per raggiungere un peso forma ideale e mantenersi in salute. Ebbene l’esame bioimpedenziomentrico fornisce informazioni circa la composizione corporea, ovvero di quanti liquidi è composto il fisico, il volume della massa magra e di quella grassa. Altresì nel corso di una dieta dimagrante aiuta a comprendere se il regime alimentare e lo stile di vita prescritti hanno effettivamente aumentato la massa magra a discapito di quella grassa.

In cosa consiste un esame bioimpedenziometrico?

Si tratta di un test non invasivo che va eseguito da un professionista dotato di una particolare strumentazione. Il paziente deve sdraiarsi supino e rimanere in tale posizione per circa 10 minuti affinché i liquidi presenti nell’organismo si distribuiscano adeguatamente. Preferibilmente va fatto a digiuno e a riposo (ovvero prima e non dopo un’attività motoria/sportiva). Allo stesso modo vanno evitate bevande eccitanti come il caffé o il té prima dell’esecuzione dell’esame. Vengono dunque applicati degli elettrodi sul dorso delle mani e dei piedi: attraverso questi viene somministrato un impulso leggero di corrente alternata a 50 KHz, ovvero non pericolosa ed assolutamente indolore. Tale passaggio di elettricità, una volta attraversato il corpo torna indietro allo strumento diagnostico che -collegato ad uno specifico software – ne analizza i risultati, tenendo in considerazione anche peso, altezza, età e genere del paziente. In pratica i tessuti del corpo umano si comportano nei confronti dell’elettricità come conduttori, semiconduttori o isolanti. I liquidi sono conduttori, come pure la massa magra, mentre le ossa ed i grassi fungono da isolanti. La resistenza aumenta dunque proporzionalmente alla quantità di adipe, mentre diminuisce in caso di una buona quantità di massa magra (muscoli) e liquidi (può quindi identificare anche uno stato di ritenzione idrica o di disidratazione).

In che modo è utile in caso di dieta?

Un esame bioimpedenziometrico è definito come tricompartimentale in quanto definisce 3 compartimenti:

  • Massa magra (muscoli, organi, ossa)
  • Massa grassa (adipe)
  • Liquidi (intracellulari o extracellulari)

In una dieta dimagrante o prescritta ad uno sportivo avere dei riferimenti su questi componenti è fondamentale. Una donna ad esempio può avere 5 chilogrammi di troppo, ma non tutti necessariamente dovuti all’adipe. Spesso c’è una ritenzione idrica importante (evidenziabile proprio con l’impedenziometria) che fa lievitare il peso oltre che i centimetri. In tal caso con un’alimentazione iposodica si possono avere risultati soddisfacenti anche in breve tempo. Un test di questo tipo inoltre se confrontato con uno di controllo dopo un mese di dieta e sport può dire quanti chili sono stati persi effettivamente di grassi e quanta massa muscolare è stata invece acquisita. Ovvero un esame bioimpedenziometrico fornisce al nutrizionista informazioni importanti di base, ma anche le sue variazioni nel tempo rappresentano dei dati preziosi per un corretto follow-up. Inoltre grazie alle peculiarità di questo test è possibile identificare in modo più preciso il metabolismo basale di un individuo nonché valutare e monitorare lo stato di idratazione e sue patologie correlate (come i linfedemi).

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