La dieta chetogenica aiuta a dimagrire bruciando i grassi ed apportando anche benefici per la salute. Tuttavia non è per tutti, va eseguita sotto stretto controllo medico ed ha degli effetti collaterali.
Cos’è la dieta chetogenica
E’ un regime alimentare poverissimo di carboidrati e ricco di grassi. Nonostante questo è perfetta per bruciare l’adipe accumulato. Ciò accade perché modifica il metabolismo portandolo in uno stato di chetosi. Come è noto infatti l’organismo ha bisogno di numerose energie per funzionare bene ed il carburante (le calorie) è assunto proprio dai carboidrati. Se si sottraggono questi dall’alimentazione il fegato comincia inizalmente a produrre glucosio per sopperire a tale carenza energetica, ma le quantità ben presto si dimostrano insufficienti e così il corpo umano si avvia fisiologicamente ad assimilare le energie necessarie dai grassi bruciandoli, ovvero sviluppando i corpi chetonici (da qui la chetosi ed il nome dieta chetogenica). Sul lungo termine si consuma tutto l’adipe accumulato e si perde peso. E’ però vietato sgarrare anche con un solo pasto di carboidrati perché così si interrmpe la chetosi e bisogna cominciare da capo. Allo stesso tempo occorre prestare attenzione al tipo di grassi che si assumono nella dieta affinché non provochino un effetto negativo sulla salute. Va sottolineato inoltre come questo regime alimentare non sia fattibile sul lungo termine o per il mantenimento del peso, in quanto essendo profondamente squilibrato dal punto di vista nutrizionale può arrecare nel tempo serie carenze e danni all’organismo.
Dieta chetogenica ed effetti collaterali, l’influenza cheto
Nel momento in cui si inizia la dieta possono manifestarsi dei veri e propri sintomi di astinenza da carboidrati, molto simili a quelli di una sindrome influenzale. Dipende tutto dal riadattamento dell’organismo alla nuova alimentazione: i corpi chetonici vengono espulsi attraverso i reni con un processo di minzione più frequente ed i carboidrati carenti provocano una diminuzione dell’insulina in circolo nel sangue, nonché un aumento di sodio, potassio ed acqua che verranno rilasciati sempre con le urine. Ciò induce facilmente alla disidratazione, senza contare che l’insulina è deputata anche al trasporto di glucosio al cervello. Da qui gli effetti collaterali definiti come “influenza cheto” che si manifesta nel periodo in cui il metabolismo si avvia allo stato di chetosi (in genere 2-4 giorni). Questi sono:
- Senso di affaticamento
- Stanchezza
- Insonnia
- Nausea e vomito
- Mal di testa
- Vertigini
- Stato confusionale/ difficoltà di attenzione e concentrazione
- Stitichezza
- Vertigini
Meno comunemente invece si possono sviluppare i seguenti disturbi:
- Alitosi
- Crampi muscolari
- Diarrea
- Debolezza generale
- Eruzioni cutanee
- Diminuzione della libido
Tutti questi sintomi comunque tendono a scomparire al massimo entro una settimana dall’inizio della dieta, quando cioè l’organismo è entrato pienamente in chetosi. Poiché la maggior parte di questi effetti collaterali è riconducibile alla disidratazione e ad uno squilibrio elettrolitico, spesso, bere più acqua o assumere sali minerali può aiutare. E’ necessario sempre parlarne con il proprio specialista in nutrizione.