Blog

Alimentazione bambini 1 anno, cosa consigliare

Alimentazione bambini 1 anno, cosa consigliare

Nutrire un bambino è un gesto d’amore che crea empatia e stabilisce un legame basilare per il suo futuro dal punto di vista emotivo e psicologico. Ciò vale particolarmente nei primi 12 mesi di vita, quando anche e soprattutto serve una certa qualità dell’alimentazione per farlo crescere bene ed in salute: è necessario che con il cibo quotidiano vengano apportati tutti i micro e macro nutrienti essenziali: dalle vitamine al calcio, passando per le proteine, i grassi ed i carboidrati. Ecco quindi alcuni consigli pratici.

Alimentazione bambini: lo svezzamento

Il “magico” latte materno è in grado di fornire tutti i nutrienti necessari al piccolo nei primi mesi di vita, così come anche le formulazioni artificiali. Arriva però un momento in cui l’organismo del bambino necessita di qualcosa in più e di diverso, recuperabile solo dal cibo. E’ il tempo dello svezzamento. Non c’è una data precisa per questo ma in genere si consiglia di iniziare tra il 4 ed il 6 mese. Le prime pappine – inizialmente liquide o poco dense- saranno fondamentali non solo per la sua crescita dal punto di vista nutrizionale, ma anche per la scoperta di nuovi sapori ed odori. Non bisogna obbligarli a mangiare ciò che non sembrano gradire al momento. Si può passare ad un’altra pappa tranquillamente. Neppure bisogna correre con il cercare di fornirgli cibi più densi o solidi. Il tutto senza dimenticare che il latte almeno fino ad un anno deve rimanere l’alimento principale (non solo per le sue ricche quantità di calcio).

Alimentazione bambini fino ad 1 anno, come e cosa mangiare?

Lo svezzamento è un percorso graduale che porta a far assumere gradualmente ai bambini cibi sempre più solidi e vari. Senza fretta. Il primo step sono sicuramente gli omogeneizzati alla frutta, preferibilmente mela e pera, non allergizzanti. In breve è possibile aggiungere anche proteine di carni bianche liofilizzate, arricchite, o meglio sciolte in un brodo vegetale di zucchine, patate e carote, con l’aggiunta di un cucchiaino di olio extravergine d’oliva. La densità della pappina si potrà modulare a poco a poco. Molto dipende dal bambino e dalle sue reazioni, nonché dalla dentizione. In questa fase bisogna prestare attenzione alla corretta digestione del cibo. Un aspetto importante riguarda anche il gusto del bambino, che va sostanzialmente assecondato: tendenzialmente preferirà cibi dolci, evitando quelli amari o acri. E’ una fisiologica reazione di quello straordinario meccanismo che è il corpo umano: gli alimenti dolci sono ricchi di calorie e quindi donano l’energia di cui un bambino ha bisogno per crescere mentre quelli più aspri ed acidi sono in natura spesso caratterizzati da tossine pericolose. In pratica i bebè sono in grado di fare una selezione naturale dei cibi di cui hanno bisogno e di quelli potenzalmente rischiosi. E’ buona cosa anche permettere ai piccini di sperimentare il cibo con le mani, di sporcarsi e magari divertirsi. Gradualmente si potranno inserire gli omogeneizzati anche di carne di manzo e maiale, altri tipi di frutta e semolino, mentre il brodo vegetale potrà essere arricchito di altre verdure come il sedano o la cipolla. Dopo il 7-8° mese via libera ai formaggi (ricotta, crescenza) buona fonte di proteine e calcio, ma anche al pesce e ai legumi, nonché pastina (inizialmente meglio gluten free), polpettine e frutta grattugiata. A questa età la loro capacità di deglutizione e digestione permette di assimilare alimenti più consistenti.

Alimentazione intorno ai 12 mesi

A 12 mesi cosa devono mangiare i bambini? Dal 9° mese in poi  il piccolo potrà cominciare ad avere un’alimentazione più ricca e completa, nonché più”solida” con biscotti secchi, pasta, tuorli d’uovo, eccetera e a poco a poco, nei mesi successivi seguendo anche i consigli del pediatra, potrà mangiare tutto il resto (da introdurre sempre con gradualità per scongiurare complicazioni allergiche). Ad un anno è possibile anche assumere il latte vaccino, a meno che il bimbo non presenti intolleranza alle proteine del latte. In tal caso si potrebbe optare per formule senza lattosio ormai vendibili in tutti i supermercati.  In realtà la questione è anche piuttosto individuale: se ci sono già dei dentini ed il bambino predilige, si può iniziare anche prima, magari con la pasta. E’ importante fino a questo momento non aggiungere mai alle pietanze sale e zucchero. Ne va della sua salute futura. Le sue esigenze nutrizionali cambiano e mano a mano che il tempo passa occorre valutare una dieta specifica.

Iscriviti alla newsletter

Iscriviti alla nostra newsletter per conoscere per primo tutte le promozioni, i webinar in programma e per rimanere sempre aggiornato su tutte le ultime novità del mondo Metadieta.