Ascolta l’articolo:
Chi lavora ogni giorno in studio nutrizionale come biologo nutrizionista o come dietista sa quanto il tempo sia una risorsa preziosa. Non è solo una questione di “tempo” inteso come ottimizzazione delle entrate economiche per “far quadrare i conti” di uno studio ma è inteso anche come “tempo” da poter dedicare ai pazienti e anche “tempo” da lasciare alla nostra vita al di fuori del lavoro.
Il tempo è un aspetto fondamentale per tutti i professionisti che devono gestire anamnesi complesse, interpretare parametri antropometrici e clinici compresi gli esami di laboratorio e che devono creare piani alimentari personalizzati talvolta difficili da impostare, aggiornare cartelle cliniche, monitorare l’aderenza dei pazienti e gestire follow-up sempre più ravvicinati.
Personalmente mi capita di avere pazienti che intendono fare anche una visita di controllo a settimana perchè questa frequenza li fa sentire più monitorati e tranquilli (nonostante io non sia propriamente favorevole a questa modalità). Queste esigenze portano via tempo, in generale.
Il tempo è però prezioso anche per i nostri pazienti, che si aspettano da noi soluzioni sempre più veloci, personalizzate e, soprattutto, facilmente fruibili.
È proprio in questo contesto che ho deciso di scrivere un articolo sui software nutrizionali che stanno assumendo un ruolo centrale nel nostro lavoro quotidiano.
Sui gruppi social dedicati alla nostra professione sono tantissime le discussioni su quale software è preferibile usare, su quali sono le funzioni principali dei software nutrizionali e su richieste di pareri e consigli su questo tema. E’ un tema molto esteso e, a mio avviso, molto interessante da affrontare criticamente.
In questo articolo cercherò di guardare l’argomento dal punto di vista del Biologo Nutrizionista ma mettendo anche in campo le competenze che derivano dalla mia prima laurea in Ingegneria Biomedica (gli ingegneri biomedici e informatici di solito sviluppano questi software).
Innanzitutto diciamo cosa non è un software nutrizionale. Un software nutrizionale:
- Non è solo un database di alimenti.
- Non è solo un foglio di calcolo un pò più evoluto di Excel.
- Non è una lista di diete già pronte da “rifilare” ai pazienti
Vediamo invece cosa generalmente è un software nutrizionale. Un software nutrizionale:
- E’ un ambiente di lavoro digitale, una cartella clinica digitale evoluta.
- E’ un generatore di piani alimentari nutrizionali personalizzati guidato dal biologo nutrizionista (e non automatico)
- E’ uno strumento di monitoraggio e follow-up del paziente nel tempo.
- E’ un’agenda organizzata e strumento per la gestione dello studio
- E’ un archivio di dati e un alleato professionista.
Riassumendo quindi i software nutrizionali sono, di fatto, ambienti di lavoro digitali che ci permettono di gestire in modo ordinato, rapido e strutturato la complessità crescente della professione nutrizionale.
Ma sono davvero utili? Quali vantaggi portano? E quali i limiti?
Andiamo per gradi. Iniziamo con una breve analisi dei software nutrizionali dal punto di vista legale.

I software nutrizionali: sono dispositivi medici?
In Italia, la regolamentazione dei software utilizzati nella gestione di diete e pazienti in ambito nutrizionale si basa sul Regolamento (UE) 2017/745, noto come Medical Devices Regulation (MDR), entrato in vigore il 26 maggio 2021. Questo regolamento ha sostituito la precedente Direttiva 93/42/CEE, armonizzando le normative sui dispositivi medici a livello europeo. Secondo l’MDR, un software è considerato un dispositivo medico se è destinato dal fabbricante a essere utilizzato nell’uomo a fini di diagnosi, prevenzione, monitoraggio, previsione, prognosi, trattamento o attenuazione di malattie. Pertanto, un software nutrizionale che viene utilizzato per fornire raccomandazioni dietetiche a soggetti con malattie diagnosticate (diagnosi accertate) è da considerarsi a tutti gli effetti come Dispositivo Medico. Tutti i dispositivi medici in Italia devono essere registrati in un apposito registro dei dispositivi medici istituito presso il Ministero della Salute e, tra l’altro, consultabile onLine a questo link (www.salute.gov.it/interrogazioneDispositivi/RicercaDispositiviServlet?action=ACTION_MASCHERA).
Personalmente ritengo questo aspetto molto rilevante per un professionista sanitario: a mio avviso un biologo nutrizionista dovrebbe usare solo software certificati come dispositivi medici e quindi regolarmente registrati presso il Ministero della Salute italiano sia perchè questo aspetto garantisce di fatto la qualità del software e delle certificazioni a monte del suo utilizzo e sia perchè è un aspetto di tutela del professionista dal punto di vista medico legale: creare una dieta con un software di nutrizione non certificato come dispositivo medico a mio avviso potrebbe di fatto esporre a problematiche medico legali laddove si dovesse mai verificare un contenzioso.
L’aspetto “legale” riguarda ovviamente non solo il software in sè ma anche il modo in cui il software utilizza e gestisce:
- I dati personali dei pazienti
- La sicurezza dei dati
Ogni software deve assicurare il rispetto della normativa di riferimento in termini di privacy e trattamento dei dati personali (GDPR) e deve anche assicurare una certa sicurezza nel trattamento dei dati.
Questo è ancora più vero per i software che sono ospitati nel Cloud ossia software accessibili da qualsiasi computer che sia connesso a internet senza bisogno di installare il software in locale. Il cloud deve assicurare stringenti criteri di qualità, di sicurezza (cybersecurity) e strettissimi criteri di salvaguardia dei dati personali degli utenti.
Tipi di software disponibili
Oggi esistono essenzialmente due diverse tipologie di software nutrizionali:
- Software da installare sul computer (in locale)
- Software utilizzabili sul Cloud. Per questi ultimi non è propriamente corretta la definizione di “Software” ma per semplicità continueremo a definirli così nell’articolo.
I software da installare sul computer sono normali programmi che possono essere scaricati e installati sul proprio computer e utilizzati soltanto sul computer in cui sono installati.
Così come per i software in Cloud anche i software da installare sono connessi ad un server sul quale vengono salvati i dati dei pazienti per formare una cartella clinica digitale.
Questo consente agli utenti di avere sempre i dati disponibili con opportuni backup (automatici) di sicurezza, cosa che non avverrebbe se tale connessione non ci fosse in quanto sarebbe a quel punto l’utente a dover fare un backup dei dati manualmente sul proprio computer il quale, tra l’altro, dovrebbe avere anche uno spazio per i dati molto generoso. Tutti problemi risolti con la connessione di questo tipo di software su un server di salvataggio dei dati.
I software in Cloud sono quelli che negli ultimi anni si sono affermati di più perchè offrono indubbi vantaggi, primo fra tutti il fatto che possono essere usati da qualsiasi pc connesso ad internet, senza necessità di installare il software.
Il software è infatti già installato su un server ed è accessibile da un’Area Riservata opportunamente protetta dalla quale l’utente (il Biologo Nutrizionista / Dietista) può accedere per gestire i propri pazienti e per formulare nuovi piani alimentari.
Il vantaggio è enorme in quanto non c’è necessità di avere sempre dietro il proprio computer per poter scrivere una dieta ma si può usare qualsiasi computer connesso al web. Possiamo lavorare da casa, da un altro ambulatorio, in viaggio. I dati sono sempre sincronizzati e aggiornati.

Vantaggi dell’uso dei software Nutrizionali
I vantaggi nell’uso di questi software (specie di quelli in Cloud) sono, a mio avviso, molteplici e molto interessanti. Propongo quindi un elenco di quelli che sono secondo me i vantaggi principali che si hanno quando si decide di usare un software nutrizionale:
- Semplicità di Gestione del Paziente
La gestione del paziente, dei suoi dati, delle sue visite, dei rilievi antropometrici, dei dati di monitoraggio e follow-up è molto più semplice e organizzata utilizzando software nutrizionali che permettono di avere una vera e propria cartella clinica digitale sempre a disposizione. Questo è probabilmente l’aspetto più banale ma uno dei più importanti nel definire i vantaggi dell’uso di software nutrizionali. - Gestione dei Piani Nutrizionali
Un altro indiscusso vantaggio è quello di avere sempre sotto controllo i macro e micronutrienti che si vuole utilizzare in un piano nutrizionale specifico.
Si, è vero, la stessa cosa la si può fare anche a mano o con un foglio excel ma i software più affidabili sono direttamente collegati con Banche Dati di Alimenti (es. CREA, IEO, ecc…) che consentono di avere un database di alimenti con tutti i dati bromatologici già presenti nel software e sempre aggiornati.
Questo consente di tenere sotto controllo numerosissimi parametri nutrizionali che vanno dal semplice conteggio dei macronutrienti al conteggio dei micronutrienti ai vari rapporti tra nutrienti stessi (es. rapporto Omega 3 / Omega 6). - Relazione bidirezionale tra Dati Clinici e Piano Nutrizionale
Alcuni software consentono di ottenere degli “alert” quando si scelgono specifiche tipologie di alimenti. Questi alert vengono generati dal software in base ai dati clinici del paziente. Un esempio fra tutti: se inserisco nella scheda del mio paziente che c’è una allergia o intolleranza verso un certo alimento il software mi restituirà a) solo liste di alimenti possibili escludendo tutti quelli che possono creare interferenze con l’allergia o l’intolleranza, b) un alert qualora io dovessi forzatamente scegliere di inserire un alimento non consentito.
Sebbene rimanga comunque il professionista sanitario a dover fare considerazioni specifiche sull’anamnesi patologica del paziente e il piano nutrizionale formulato è ovvio che questo tipo di aiuto è molto importante mentre si sta scrivendo una dieta. - Calcoli antropometrici automatici
I software nutrizionali consentono di ottenere una serie di calcoli automatici quali BMI, Peso Ideale, LAF ecc. Questo è sicuramente un supporto molto utile nel velocizzare la preparazione di un piano nutrizionale.
Criticità nell’uso di software nutrizionali
Le criticità nell’uso dei software nutrizionali dipendono essenzialmente dall’attitudine del professionista all’uso di questi strumenti e, a volte, anche dalla tipologia di software adottato. In particolare, le criticità più evidenti che riscontro sono:
- Curva di Apprendimento
I software nutrizionali, così come tutti i programmi informatici, richiedono una competenza specifica nel loro utilizzo.
Anche se generalmente si tratta di software le cui interfacce grafiche sono ottimizzate per essere intuitive e facilmente usabili dagli utenti è quasi sempre opportuno seguire un breve percorso di formazione per l’uso di questi strumenti. Generalmente, per i software più quotati, questa formazione viene fornita tramite videocorsi o videotutorial online accessibili dall’utente in qualsiasi momento. - Eccessiva automatizzazione delle diete
Uno dei rischi che si incontra usando questi software è quello di aspettarsi che il software faccia per noi tutto il lavoro necessario, cosa che non è assolutamente possibile. Quasi tutti i software hanno al loro interno un nutrito database di diete già formulate. Spesso queste diete sono divise per condizione clinica o per quantità di calorie giornaliere.
Queste diete non sono inserite in questi software per essere prontamente rigirate ai pazienti ma fungono da “spunto” per la formulazione di diete personalizzate.
Non è però infrequente vedere piani nutrizionali prestabiliti copiati e incollati al paziente senza alcuna personalizzazione. Questo è una criticità che si verifica quando chi usa il software non ne fa un uso ponderato e professionalmente (e eticamente) corretto. - Interporre un computer tra noi e il paziente
Una delle criticità che ho riscontrato nella professione utilizzando uno specifico software nutrizionale è stata l’esigenza di avere davanti a me, durante la visita, sempre un computer che necessariamente si interpone tra me e il paziente.
Può sembrare un aspetto banale ma quando si usa un software si tende a inserire tutti i dati del paziente direttamente nel software durante la visita per evitare di doverli inserire successivamente. Questo obbliga ad un uso del software in “tempo reale” mentre dialoghiamo con il paziente e questo è un piccolo ostacolo alla comunicazione con il paziente che sicuramente verrebbe meno utilizzando carta e penna oppure un supporto di scrittura informatico (tipo tablet).
Tuttavia, poichè il tempo è per tutti noi un aspetto prezioso del nostro lavoro, è evidente che è necessario ottimizzare il tempo a disposizione e inserire già tutti i dati nel software durante la visita e quindi si finisce per dividere lo sguardo continuamente tra lo schermo e il paziente.
Integrabilità con altri dispositivi medici
Un aspetto molto importante a mio avviso dei software nutrizionali è la loro integrabilità con altri dispositivi medici come, ad esempio, la Bioimpedenziometria.
Personalmente preferisco software che permettono una integrazione il più possibile diretta dei vari strumenti usati per il rilievo antropometrico durante la visita.
Alcuni software hanno queste funzioni di integrazioni dirette. Questo è molto importante anche perchè il monitoraggio del paziente nel tempo deve necessariamente comprendere anche la ripetizione di alcuni esami strumentali (BIA, appunto). Avere quindi la possibilità di confrontare tali esami direttamente all’interno del software (e magari stampare un report al paziente) è fondamentale per tenere organizzato e il più possibile pulito il nostro lavoro.
Conclusioni
Il ricorso ad un software per la gestione dei piani nutrizionali è secondo me importante non solo per una questione di ottimizzazione del tempo, ma anche per una visione più moderna, più ordinata e — perché no — anche più ecologica. Evitare di sprecare carta, documenti cartacei, faldoni pieni di dati che rischiano di perdersi o deteriorarsi è oggi anche una scelta di responsabilità ambientale, oltre che gestionale. Ho provato inizialmente diversi software considerato che ogni produttore mette a disposizione prove e trial gratuiti. La mia esperienza mi ha insegnato che non esiste il software perfetto in senso assoluto, ma esiste il software giusto per le proprie esigenze professionali, per il proprio metodo di lavoro e per la propria idea di rapporto con il paziente.
La scelta del software finale si è basata nel mio caso su diversi aspetti (elencati in ordine di importanza):
- Solidità dell’azienda produttrice e disponibilità di call-center e assistenza tecnica
- Modalità chiare di acquisto e prezzo trasparente
- Possibilità di non dover affrontare da subito una spesa ingente ma di poter usufruire di abbonamento mensile
- Possibilità di ricevere anche altri dispositivi – servizi – prodotti dello stesso marchio come in un “ecosistema” di servizi per i nutrizionisti
- Facilità di Uso e Interfaccia Grafica Intuitiva
- Aggiornamenti sempre costanti e frequenti.
Alla fine quello che davvero conta è che un software non sia solo uno strumento tecnologico, ma che diventi un alleato silenzioso e affidabile del nostro lavoro quotidiano: qualcosa che ci permetta di essere più efficienti senza farci perdere di vista ciò che resta centrale nella nostra professione — la relazione umana, l’ascolto, la personalizzazione del percorso nutrizionale.
Perché, alla fine, nessun software — per quanto avanzato — potrà mai sostituire la sensibilità, l’intuizione e l’esperienza di un professionista che lavora con le persone.Ma un buon software può fare la differenza tra un lavoro caotico e uno studio ben organizzato, efficiente, moderno e proiettato verso il futuro.
E oggi, in un mondo che va sempre più verso la digitalizzazione della sanità, credo che questo sia un elemento che ogni nutrizionista debba seriamente prendere in considerazione.
